La miniatura Guframini Bocca è disegnata da Studio 65 per Gufram in morbido poliuretano rivestito a mano in Guflac.
Come in una favola, le icone Gufram si rimpiccioliscono e si trasformano in Guframini®! L’azienda più radicale del design italiano regala ai suoi appassionati un nuovo progetto: miniature di Bocca®, Cactus® e Pratone® in scala 1:8, riproduzioni perfette fino al più piccolo dettaglio delle famose sculture domestiche presenti nei più importanti musei del mondo.
“La storia dei Guframini è quella di una bellissima ossessione!” afferma Charley Vezza, CEO e Global Creative Orchestrator del marchio. “Il lavoro su questo progetto è durato quattro anni: volevamo che queste riproduzioni in scala delle nostre icone più celebri fossero identiche in tutto e per tutto ai loro ‘fratelli maggiori’. So che sembra che oggetti così piccoli siano più semplici da realizzare rispetto a quelli originali ma non è così. Per dirne una, i primi prototipi del piccolo Cactus avevano una riga centrale data dallo stampo che nel Cactus originale non c’è; per eliminare questo dettaglio abbiamo dovuto inventarci una nuova tecnica e brevettarla! E ora i nostri Guframini non sono semplici riduzioni in scala ma veri e propri prodotti con un’anima propria, dei piccoli arredi sexy e pieni di personalità”.
I Guframini, infatti, sono realizzati con stampi che riproducono fedelmente Bocca®, Cactus® e Pratone®: ciascun “mini” è in poliuretano espanso che viene iniettato all’interno della forma già verniciata in modo da ottenere, con un procedimento innovativo e all’avanguardia, un pezzo unico perfettamente identico a quello originale: stessa morbidezza, stessi colori e stessi dettagli. Ciascun Guframino viene poi rifinito a mano ed è questo procedimento di finitura artigianale che rende ogni pezzo uno diverso dall’altro, proprio come ogni Bocca®, Cactus® e Pratone® sono pezzi unici.
La piccola Bocca®, riprendendo esattamente le proporzioni della versione originale, mantiene la sinuosità e la sensualità delle labbra femminile, esattamente come voluto da Studio65 che la disegnò nel 1970. Ma, a differenza della sua sorella maggiore, ha preferito togliersi il rivestimento in tessuto per essere più simile ai suoi “amichetti”. Questo divano visionario e glamour ha ispirato artisti e fotografi ed è stato protagonista di servizi fotografici e mostre in tutto il mondo: da oggi sarà un’aggiunta irriverente tra gli accessori che decorano le case più cutting-edge.