La poltrona Mies è disegnata nel 1969 da Archizoom Associati per Poltronova con telaio in acciaio cromato, sedile in lattice deformabile a seconda del peso del corpo e cuscino poggiatesta rivestito in cavallino. Completata da un poggiapiedi illuminato, con struttura in acciaio cromato e cuscino in cavallino.
l. 131 x p. 74 x h. 80 cm poltrona
l. 105 x p. 20 x h. 34 cm poggiapiedi
La poltrona Mies nasce nel 1969 dall’idea di impiegare una striscia di para o caucciù, materiali resistenti ed elastici, come seduta. La struttura, un triangolo in metallo cromato, evidenzia la purezza della sagoma. Il cuscino poggiatesta e il poggiapiedi illuminato sono in cavallino. Il nome evidenzia l’analogia della sua struttura con i progetti di Mies van der Rohe e rende omaggio al grande maestro deceduto nel medesimo anno. Nella sua rigorosa geometria la poltrona Mies sintetizza la filosofia degli Archizoom Associati, componenti di punta del Movimento Radicale Italiano, nato attorno alla secondo metà degli anni Sessanta. Il prototipo, che è il dono fatto da Paolo Deganello a Dario Bartolini e Lucia Morozzi per il loro matrimonio, è nato dall’idea di utilizzare come seduta l’elemento tipico dei nastri trasportatori industriali. È una striscia di gomma naturale che viene innestata sul telaio in acciaio trapezoidale, fissandosi su due bastoncini cilindrici. Il poggiatesta in contrasto con il sedile è in pelle di cavallino. Oggetto inospitale a vedersi rivela tutto il suo confort nell’utilizzo, quando la striscia di gomma tesa cede, prendendo la forma del corpo che accoglie. In esposizione in numerose mostre contemporanee in tutto il mondo.