Il tappeto JC-1 Bubbles è disegnato da Joe Colombo per la Collezione Design Icons di Amini è interamente taftato a mano in India, realizzato con 100% blend di lana neozelandese, alto 18 mm. Il vello in lana è rasato, lavato e cesellato a mano.
Un motivo a pois divertente e giocoso nei tappeti Bubbles, progettati dal moderno e ingegnoso designer Joe Colombo. Bubbles nasce da un suo progetto grafico del 1968 che Joe Colombo ha impiegato in vari ambiti come quello dell’illuminazione, per esempio con la lampada da tavolo Bolle già nel 1964. Il decoro è creato da cerchi di tre o quattro differenti diametri che disegnano ritmi e schemi dinamici. Un blend di lane neozelandesi, taftate a mano e con un effetto finale che evoca con discrezione un clima anni 60, contraddistingue i tappeti della Collezione Joe Colombo, designer noto per il suo stile definito “futuribile”, caratterizzato da forme insolite e originali, abbinate a sistemi d’arredo dinamici e flessibili, spesso contraddistinti per la predominanza di moduli e colori sgargianti. Punto di partenza per tradurre in materia, colore e nodi, la visione inedita e futuribile dell’architetto milanese, è stata la ricerca tra i suoi grafismi più ricorrenti e tra i suoi progetti particolarmente rappresentativi. Grazie all’attiva partecipazione dello Studio Joe Colombo, diretto oggi dall’architetto Ignazia Favata, abbiamo avuto modo di studiare molta documentazione, al fine di riproporre, chiaramente in scala diversa, il disegno originale, creando un vero e proprio oggetto d’arredo. I tappeti Bubbles e Isola sono le prime realizzazioni della collezione Joe Colombo e di cui prevediamo presto ampliamenti. La serie Isola ripropone il segno grafico presente nei disegni tecnici che Joe Colombo firmò per l’allestimento dello stand Hoecht alla fiera della plastica di Dusseldorf nel 1970. I particolari accostamenti cromatici, unitamente alla forma circolare, conferiscono al tappeto un effetto di movimento e, al contempo, di incredibile equilibrio. La collezione Design Icons rappresentata dai Maestri. Differenti per generazione, formazione, esperienze, lasciti, li accomuna uno stesso progetto: la libera, personale ricerca, anzi, scoperta ed elaborazione di una modernità dinamica e multiforme. Maestri che senza porre limiti alla loro indagine, hanno frequentato tutte le discipline artistiche e tecniche – dalla pittura, all’architettura, al design, alle arti applicate, all’editoria, al cinema e alla fotografia.